LETTERA ALLA GENTE 1992-03-25
Sono io! un essere umano, un essere vivente!
Sono solo nato diverso. Né più bello, né più brutto. Né migliore, né peggiore.
Se a voi piace la piatta conformità degli esseri, per favore, non condannatemi.
Estirpereste l’unico fiore azzurro nato nel campo dei fiori gialli? Forse nella sua corolla si rispecchia l’immensità del cielo terso.
Padre, perché mi guardi così? non sono forse un tuo figlio? non sei tu che mi hai generato? E’ davvero imperdonabile la colpa se non ti assomiglio come tu vorresti?
Tu che “fingi” di non sentire, è il tuo cuore che è sordo.
Tu che non capisci, sei più cieco di chi non ha la vista.
Se la mano che si protende verso di me, è per spingermi via; se le parole che odo, sono solo di spregio, se tutto, intorno, mi fa sentire come se venissi da un’altra dimensione… in silenzio urlo.
Io sono diverso! e come me mille, in mille diversità.
…E se fossimo NOI, la conformità?
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