IL COMPROMESSO STORICO

IL COMPROMESSO STORICO    3-12-1996

 Sono arrabbiatissima! Da più di un’ora sto litigando, ma né io né la mia controparte intendiamo cedere minimamente. Sono esausta! Con chi ce l’ho? Con ME!
Abbiamo cominciato in sordina, IO con ME stessa; pensieri frugali mi hanno attraversato la mente facendosi strada pian piano, prendendo sempre più consistenza fino a diventare un urlo:
– Basta! Sono stufa di ME! devo cambiarmi a ogni costo! – Al che, il ME preso in causa, rimasto finora semi assopito ad ascoltare in una specie di commiserevole apatia, con un balzo è uscito dal limbo delle emozioni e ha preso le mie difese. Ed è cominciata una lite furibonda.
Come succede molto spesso la causa scatenante è stata delle più banali: ho dimenticato di mettere il sale nella pastasciutta e per poco non era troppo tardi per rimediare.
La mia memoria è un groviera tutto buchi (anche se il paragone culinario non è dei più felici); ma, ME lo ripeto spesso cercando di convincermi, non è colpa mia. Succede così che metto sul fuoco “un qualcosa” a cuocere, giro l’occhio e oplà, si forma nel cervello una piccola massa di nulla che, come una bolla di sapone, sale eterea, sufficiente, quando scoppia, a provocare un’ecatombe dei pensieri precedenti… e ciò che stavo cucinando è bello dimenticato! Il carbone cotto non è purtroppo commestibile; qualsiasi aroma o tipo di cottura abbia usato il risultato è lo stesso. E allo stesso modo se ne vanno idee tipo: guardare l’orologio (e l’ora di cena passa inesorabile) o controllare per tempo se gli ingredienti necessari ci sono tutti, o cominciare un po’ prima la preparazione delle pietanze che richiedono maggior tempo. Il “po’ prima” è la cosa che dimentico più spesso di mettere in pratica. O, com’è successo oggi, il sale.
E inoltre, è risaputo, ODIO cucinare!!!
IO lo dico sempre, marito e figli andrebbero presi anche per la gola; bene, non IO, in cucina soffro atrocemente e qualsiasi scusa per svignarmela è accolta sempre con grande entusiasmo. IO dunque merito di sgridarmi. Ma la coscienza di ME stessa stavolta si fa sentire: non si può essere perfetti! Certo! pretendere di esserlo è pura utopia, ma penso bisogna cercare di avvicinarvisi quanto più si può, o almeno tentare un pochino, giusto per salvare le apparenze, anzi, lo stomaco!
– Apparenze? gola? e da quando do importanza a queste cose?
– La famiglia prima di tutto! non si può trascurare i propri cari per cose di secondaria importanza.
– La famiglia? sono tutti autosufficienti, e a ME, chi ci pensa? anche IO sono una persona, con tanto di doveri sì, ma anche dei diritti!
Com’è andata a finire? Dopo un’ora di urla sono arrivata a un compromesso storico; niente di politico, beninteso, il fatto è che i compromessi fra ME ed IO durano da una vita e sono passati a far parte della mia storia. Per non dimenticare cosa ho dovuto sopportare oggi sono corsa a scriverlo, dopo però che ho preso dal freaser una grande confezione di pasticcio precotto e in una decina di minuti ho sistemato tutto e tutti.
IO sono soddisfatta di ME stessa.
Ora MI sento proprio bene!!!

Competenze

Postato il

ottobre 13, 2017

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