Mamma carissima
Sento da Amelia che i tuoi dolori se ne sono andati un po’ lontano, ma sia ringraziato il Signore, ma mi dice pure che qualche volta non fai giudizio e ti esponi alle intemperie senza nessun riguardo, mi raccomando abbi cura e non voler soffrire così inutilmente, sei anche tu come la mia Rev. Provinciale? E’ stata qui adesso per tre giorni e l’ho pregata di dormire un po’ di più, ma non ci fu verso di farglielo fare e pensare che non si sentiva tanto bene… guarda che adesso adopero un po’ della mai autorità e ti do per obbedienza d’ascoltare i consigli di Amelia che son sicura sono i miei. Hai capito? sono curiosa di sapere se hai ricevuto il mio meschino dono. Mamma carissima, raccomandami al Signore perché ora, quasi a cinquant’anni, incominciano i pensieri, certo che i miei non sono come i vostri, povere donne, ciò non ostante sono pensieri anche i miei. Passo da palo in frasca, bisogna che vada perché stanno uccidendo il maiale, se potessi mandarvi un po’ di costolette, so che ti piacevano tanto!
Addio la mia cara vecchietta, sto aspettando una tua riga, salutami tanto Antonia e la sua famiglia, Maria e suo marito, il Sign. Giuseppe e Giovanni mentre mando a te un’infinità di baci ed abbracci tua affez.ma figlia missionaria suor Andreina.
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