Mamma carissima
Buone feste, buon Natale e miglior principio d’anno, Gesù benedetto voglia benedirti e concederti un cumulo di grazie. Dirai che finalmente mi sono svegliata non è vero? Hai tutte le ragioni ma cosa vuoi compatiscimi, non ho proprio mai un momento libero ed alla sera a dirti la verità, sono stanca che desidero andare a letto il più presto possibile.
Sarai forse curiosa di sapere come passo la mia nuova vita. Sono sempre con le ragazze come prima eccetto che queste sono poche mentre a Keng-tung erano più di cento, ed oltre a questo devo guardare la casa, far da mangiare, pensare a comperare tutto per noi e per le ragazze, adesso per esempio che sta per finire l’anno devo fare spese grosse, come riso, farina, zucchero e sale, per fortuna che non manca la provvidenza. Povera mamma, quante volte il mio pensiero vola a te, quando con poco denaro dovevi pensare a tutto, e cercavi di tirarla più che potevi perché non bastavano, quanti pensieri devi aver avuto in quel tempo, ti ricordi? E’ ancora così? La mia salute è presso a poco eguale mi dicono però che sono diventata un po’ più grassa, chissà che col tempo possa rimettermi di più. La settimana scorsa è partita per Rangoon una suora della mia comunità, perché ha bisogno d’una operazione, per intanto è venuta qui una mia cara compagna di Keng-tung starà qui circa un mese fino al ritorno di detta suora che è incaricata all’ospedale. Devi saper inoltre che è qui per ristabilirsi in salute una principessa, con la sua mamma che non l’abbandona un momento e vengono a farmi visita quasi tutti i giorni, è una cara ragazza, sempre di buon umore con tanti disturbi che ha, anzi credo non potrà guarire, lei spera nell’età, che è di 23 anni, ma ci sarebbe bisogno di un po’ di fede per impetrare un miracolo, sembra sia tisica intestinale, non fa che raccomandarsi alle nostre preghiere, poverina vorrei proprio che il Signore l’aiutasse.
Sentirai nella lettera di Amelia della disgrazia capitataci, ossia l’annegamento di quel ragazzo, quanta impressione ha fatto su questa povera gente tu non puoi immaginare, hanno detto che aveva il diavolo, tutte le loro conclusioni negli infortuni sono queste, non ha saputo placare il diavolo, il diavolo ha voluto vendicarsi, poveri disgraziati quando sarà mai che crederanno nel vero Dio? Ho scritto alla signorina Santina un fatto successo pochi giorni fa d’una madre che ha ucciso le sue creature perché erano gemelle, ha riempito le bocchine di cenere e crusca per soffocarle, indi i genitori furono cacciati nel bosco mentre quelli del villaggio bruciavano la casa con tutto quello che possedevano e così fanno ogni volta che hanno dei gemelli. E’ questa una vera barbarie, ma si stenterà a toglierla perché è una cosa radicata profondamente nei loro cuori. Vedi dunque quanto bisogno abbiamo dell’aiuto del Signore, ti prego ricordati nelle tue preghiere di questa povera gente.
Rinnovando i miei auguri ti prego presentarli anche al Sign. Giuseppe e a Giovanni che sempre ricordo.
Ciao la mia cara vecchietta, ti manda un sacco carico di baci ed abbracci la tua sempre aff.ma figlia missionaria suor Andreina.
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