LOIMWE 18-2-1937

Mia sempre carissima Amelia

            Proprio in questo momento ho ricevuto i giornali, grazie di cuore, ho ricevuti anche i calendari anche di questi grazie infinite, il Signore ti ricompensi. Spero avrai ricevuto il pacco ma a dirti il vero debbo confessare la mia mancanza sebbene involontaria, ho sbagliato, col voto di povertà che ho fatto non poteva mandartelo, il Signore mi userà misericordia, ed in futuro potrò mandarti qualche coserella ma col permesso della Rev.da Provinciale. Cosa vuoi questi sono i peccati delle superiore in erba, credevo proprio di poterlo fare. Se mi hai già scritto facendomi noto che lo hai già ricevuto, va bene, se non mi hai ancora scritto, non farlo ed in avvenire non nominarmene più, specificatamente la stoffa. Sappi inoltre che soltanto alcuni giorni or sono ricevetti il biglietto di Gina e Bruno con gli auguri del S. Natale, chissà dove ha girato e mi fu mandati dalla Superiora Loikaw, aggiungendo due righe pregandovi di scrivere bene l’indirizzo perché lei ha già ricevute e mandatemi tre delle mie lettere, ti prego dunque un’altra volta di scrivere e far scrivere l’indirizzo chiaro, ti accludo qui una busta e lo scrivo io, tienila e guarda bene tutte le volte.
Questa mia ti giungerà per le feste Pasquali, a te dunque i miei più cordiali ed affettuosi auguri in un alla tua famiglia. Oh come ricordo il bel tempo di Pasqua!! Quanto è bella la nostra primavera, come influisce sullo spirito la natura. Ricordo il bel sole d’aprile, l’aria tiepida, spesse volte mi risuona nell’orecchio quella cantilena degli uomini che vendono le prime piante, le passeggiate in piazza S. Marco, ah! come è bella la nostra Italia. Qui sebbene il clima sia migliore di Keng-tung pure è ben diverso da costì, pazienza, in Paradiso sarà ancora e molto migliore della nostra splendida patria.
Sono appena tornata dai santi esercizi, sono stata dodici giorni a Keng-tung, vorrei scriverti certe mie impressioni ma lo farò un’altra volta, per ora compatiscimi, sto aspettando le catechiste che sono per i villaggi, si raduneranno qui per gli esercizi, due che ho qui fanno la vestizione e devo farci il piccolo corredo, devo anche prepararmi per far loro qualche istruzione, e poi ho la casa, più di venti operai, hanno incominciata la fabbrica della casa di queste catechiste, immagina quindi il mio lavoro, t’assicuro che certe sere vedo il letto da per tutto, ti ho scritto perché non voglio lasciar passare queste feste senza mandarti gli auguri. Favorisci quindi far la mia parte presso tutti i miei nipoti e augurar loro a ciascuno in un particolare i miei più cordiali ed affettuosi auguri, però prima di tutti, (è sottointeso) a Giacomo, che spero continui ad andare al lavoro. Attendo una risposta riguardo alle immagini che ti scrissi l’ultima volta.
Addio, Amelia carissima, ricordami al Signore, di nuovo tanti auguri e tante grazie, mentre ti prego a credermi sempre la tua indimenticabile sorella missionaria suor Andreina.

Competenze

Postato il

febbraio 19, 2018

Invia commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi