Mamma mia carissima
Grazie per gli auguri che hai mandato alla tua cara suoretta, spero tu avrai ricevuti quelli ch’io mandai alla mia cara vecchietta.
Ho qui una bella fotografia da mandarti ma sarà per un’altra volta, siamo riusciti tutti naturali ma io sempre “muso duro e bareta fracada” non so il perché abbia a riuscire sempre così seria, credo però non ti metterò paura perché siamo un po’ troppo lontane.
Qui parlano di guerra ma dicono che noi italiani non abbiamo né soldi né soldati, l’hanno a morte con Mussolini e dicono che è troppo –proud- superbo. I trecento soldati indiani che son qui continuano a fare esercizi e furono avvisati di star pronti, se fosse vero che l’Italia muova guerra all’Inghilterra, probabilmente noi saremo scacciati, che il Signore non lo permetti, sarebbe un vero disastro per le nostre missioni, dopo tanti anni di lavoro!!!
Qui la vita va sempre come il solito, non ho mai sentito un caldo come quest’anno, chissà a Keng-tung come lo sentiranno. Sto aspettando la Rev. Provinciale con una Superiora, verranno a passare qui una quindicina di giorni, immagina la nostra felicità perché anche quella superiora è una mia compagna, siamo venute assieme.
E tu, cara la mia vecchietta come stai? Mi sembra vederti svelta ed arzilla andare per le tue faccende, che il Signore ti benedica e ti conservi la salute. Ciao, salutami tanto il Signor Giuseppe e Giovanni, così pure Maria e la sua famiglia, ricordami al Signore, mentre t’assicuro del mio contraccambio, tua per sempre aff.ma figlia suor Andreina.
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