Mia carissima nipote Gina
Eccomi a rispondere la tua più che carissima lettera, scusandoti, senza dubbio, per il ritardo nel rispondere alla mia a un patto però che abbia cioè a fare fermo proposito di mandarmi tue notizie più di frequente. Per prima dunque congratulazioni per il tuo fidanzamento e auguri di buona continuazione. Ammiro la tua semplicità nel manifestarmi i tuoi sentimenti e ti devo dir brava per aver scelto con cuore e testa. Mi spiego. A dirti il vero io non sono tanto pratica in queste faccende, perché il signore nella Sua infinita bontà mi domandò il cuore prima che io l’avessi ad attaccare a qualche creatura, e mi ricordo che all’età di 12 o 13 anni, nelle comunioni Le dicevo: Signore voglio consacrarmi a Te, voglio rimanere vergine, senza neppur sapere il significato di questa promessa. Ma naturalmente, questa fu una grazia speciale, e col tempo mi ha fatto capire la preziosità del dono. Come ti dissi dunque sono poco pratica, ma un giorno lessi un buon e bel articolo che consigliava appunto le giovani sulla scelta di colui che devono amare e consacrare la loro vita. Scegliete, diceva il giornale, con testa e con cuore. Se voi ascoltate soltanto la testa, cercherete per uno bravo, intelligente, bello, istruito, che piaccia insomma al vostro occhio, ma non saprà mai sprigionare dal vostro cuore la fiamma d’amore, non avrete neppure l’idea d’amarlo. Che famiglia formeranno con queste doti soltanto superficiali? Che se ascoltate soltanto il cuore, e direte: Lo amo e tanto mi basta, senza guardare ai mille difetti che forse avrà, alla dissomiglianza di idee e del carattere, col vostro acconsentimento, sceglierete la vostra condanna, perché la vostra vita sarà un martirio. Ecco dunque perché ti devo dir brava, perché da quanto mi dici mi sembra che tu abbia scelto con testa e con cuore. Buona continuazione, e auguri di completa felicità.
Dunque al giorno d’oggi c’è anche la permanente? Ha proprio ragione la tua mamma sai, ai nostri tempi c’era più semplicità, naturalmente anche allora c’erano quelle che seguivano la moda con più passione, ma per noi per quelle cioè che passavano per serie, la moda era una pura vanità e quelle che la seguivano erano segnate a dito. Certo che i tempi cambiano, non è vero? Mi domandi se qui sentiamo le conseguenze della guerra in Cina, non mia cara, noi siamo lontane, avremo certamente subito danni se fosse scoppiata quella contro gli inglesi, allora sì, povere noi e povere missioni!! Ma il signore ebbe pietà e scongiurò il pericolo, Lui sia ringraziato in eterno.
Ed ora devo presentarti i miei auguri di buona e felice Pasqua, sebbene in ritardo, il motivo come lo sentirai dalla tua mamma, fu una indisposizione un po’ lunga che m’obbligò vari giorni a letto e a dieta liquida per vario tempo, tanto che ancora adesso se mi occupo troppo mi gira la testa. T’incarico poi di presentarli a tutti i tuoi, assicurandoli del mio ricordo presso il Signore.
Aggiungo due righe per il tuo fidanzato sicura di fare piacere ad entrambi. Raccomando poi alle tue preghiere questa nostra povera missione che ne ha proprio bisogno; sembrava che prendendo il governo gli inglesi (dopo che hanno ucciso il Saboà) si dovesse star meglio, invece è il caso di dire, eravamo più fortunati prima. Ed ora ciao, Gina carissima, sta bene, ricevi tanti tanti tanti baci ed abbracci dalla sempre tua aff.ma zia missionaria Sr. Andreina
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