Mia carissima Amelia
Due parole in fretta per rispondere alla tua carissima, pensa che ho spedito la mia al 15 gennaio e ho ricevuta la tua risposta all’11 febbraio, meno di un mese, si capisce che quel commerciante che prese le mie lettere prima di Natale non le ha spedite.
Ma veniamo a noi. Dunque la notizia ti ha sconvolta? Ti prego di non accasciarti troppo perché non essendo ancora proprio sicura, la disillusione potrebbe essere troppo grande. Per ora questa Rev.da Delegata non è ancora arrivata, però è in viaggio, certamente per i primi di maggio deve essere in Italia per la canonizzazione delle nostre Fondatrici, perciò sta sicura che appena saprò qualche cosa ti scriverò nuovamente. Se riesco a venire altro che verrò a mangiare qualche volta con te, farò il giro da tutte, dormire no, perché ci danno il permesso di pernottare dai parenti soltanto in quei posti che non ci son case delle nostre suore, però non temere che se vengo non sarà soltanto per alcuni giorni, la Provinciale mi disse che quando farò il passaporto (quel vecchio me l’hanno rubato) domandare il permesso per un anno, vedi dunque che avremo tempo di contarcela, io non ci penso neppure perché mi sembra un sogno, quando sarò sull’aeroplano allora mi renderò persuasa della verità. Dove atterrerà l’aereo non lo so, le due suore che vennero tempo fa atterrarono a Roma, se saprò qualche cosa prima ti scriverò.
Salutami tutti tutti indistintamente, mi rincresce solo che non potrò portarvi niente, lasciano passare soltanto 20 Kg.
Ciao carissima, è vero che potrò dirti arrivederci? Continua a pregare S. Antonio. Un bacio a tutti, a te uno speciale, sempre tua aff.ma sorella suor Andreina
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