III° class. premio “San Marco – Città di Venezia” Fucecchio – Fi 1999
DEDICATA A VENEZIA
Venezia dondola
sull’acqua dei suoi rii.
Venezia ride
rispecchiandosi sui suoi marmi.
Venezia piange
sul silenzio della sua rovina.
Un richiamo risuona fra le calli,
gli fa il verso
l’abbaiare di un cane.
Dei ragazzini si rincorrono
nel campiello lì avanti;
giovani
in una città vecchia.
Esistono ancora le comari?
Due donne chiacchierano
appoggiate al muretto del ponte.
Un gatto,
sonnacchioso,
sbadiglia
si stiracchia al sole.
Tristemente
guarda i ragazzi,
compassionevole
miagola alle donne,
poi se ne va,
indisturbato,
pigro,
simbolo perfetto
della sua città.
DEDICADA A VENESSIA
Venessia dondola
su l’acqua de i so rii.
Venessia ride
speciandose su i so marmi.
Venessia pianse
sul silensio de la so rovina.
Un ciamar risona fra le cale,
ghe fa verso
l’abaiar de un can.
Dei fiòi se rincore
nel campielo la avanti,
giovani,
in ‘na cità vecia.
Esiste ancora le comari?
Do dòne ciacola
pusae su la ringhiera del ponte.
Un gato,
sonachiso,
sbadiglia,
se stirachia al sol.
Tristemente
varda i fioi,
compasionevole
miagola a le dòne,
‘po el va,
indisturbà,
pigro,
simbolo perfeto
de la so cità.
Commenti recenti