SUONANDO 17-5-1997
…E quando il sipario si è alzato non me ne sono accorta, stavo fissando assorta gli spartiti sul leggio davanti a me; poi ho sollevato gli occhi…e mi sono trovata a guardare un buco nero! Ieri infatti ho festeggiato il mio debutto suonando in una orchestra!
E’ cominciato tutto circa tre anni fa quando il professor Stoppani ha detto: “Istituiamo un corso per imparare il flauto dolce…” Non ho ascoltato altro, aspettavo questo momento da qarant’anni!
Sono sempre stata una grande appassionata di musica ma ho sempre dovuto limitarmi al suo passivo ascolto. Quando mia figlia Mara si è dimostrata molto incline a suonare il pianoforte, e successivamente Claudia il violino, le ho assecondate con tutto il cuore. E’ vero che si cerca di vivere anche attraverso i figli, ero felice per loro e con loro; le guardavo sempre con orgoglio e benevola invidia quando trasformavano quegli scritti sugli spartiti in una melodia, per me erano solo una massa di puntini neri stesi in maniera ordinata su un foglio. Poi Claudia ha scelto di dedicarsi completamente alla ginnastica artistica e Mara, dopo sei anni di studio, all’improvvisa morte del suo professore, ha chiuso il piano e non l’ha più riaperto; ho sofferto anch’io, sia per la perdita di una persona diventata amica, sia per l’infrangersi di un sogno che avevo fatto anche mio.
E da qui rimbalziamo a tre anni fa. Mai avrei pensato di poter suonare io stessa, e fra tutti gli strumenti certo non avrei scelto il flauto, ma questo c’era, e questo prendevo; “Meglio che niente” dicevo, “e poi, si studia anche la teoria, e dato che sto imparando a non dire più “mai”, chissà…”
Ho dunque cominciato con un misto di entusiasmo e scetticismo, ma come in tutte le cose che scelgo di fare, mi ci sono immersa appieno… e ne sono stata ampiamente ripagata, è stato molto più bello di quanto avessi immaginato. Pur non avendo fatto molte lezioni, alla fine dell’anno scolastico, con i compagni “musicisti”, abbiamo tenuto il saggio; già con gli altri corsi del N. Saba avevo sperimentato la sensazione di essere tornata indietro con gli anni fino al tempo della scuola, ora c’era la ciliegina sulla torta! Quest’anno inoltre, dopo la lezione di strumento abbiamo partecipato alle prove dell’orchestra, un’orchestra in piena regola, con tutti i diversi strumenti e con un qualificato direttore… ma, con l’esclusione sua e del nostro gruppo, tutta formata da ragazzini di III media. E con questo, il balzo a ritroso è stato completo!
E torniamo a ieri: nuovo fine anno… manifestazione a favore degli anziani… esibizione in pubblico dell’orchestra Palomar Ensemble, l’orchestra “grande”, quella dei ragazzi di III alla quale, con quattro brani, veniva ad aggiungersi quella “piccola”, la nostra appunto. C’era proprio tutto, le prove, la divisa (un’appropriata combinata di Jeans e camicia bianca, ma con il giubbino uguale per tutti e con tanto di stemma dell’orchestra!!!) il teatro gremito… e tanta emozione entusiasmo e agitazione.
Poi il sipario si è alzato mentre io, per un momento, pensavo a com’ero finita lì… Ho alzato gli occhi, ho visto il vuoto nerissimo davanti a me, il direttore ha dato l’attacco… e il mio cuore ha cominciato a battere in sintonia con la musica.
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