(1940 Amelia)
………. agonizzante, cercai di farle inghiottire qualche goccia di medicina, lo scaldai un po’ ma compresi che era tutto inutile. Lo battezzai imponendole i nomi dei miei cari che pensava alla guerra, pregando il caro angioletto d’intercedere per loro. Dopo qualche ora andava a compiere il mio mandato. Questa volta sono stata proprio fortunata,in poco tempo ne ho battezzati tre, quanta soddisfazione si prova a mandar anime in Paradiso!!
Dunque Emma si è fidanzata, hai ben ragione a dire che non c’è tanto da preoccuparsi per la bellezza quando ci sono delle belle doti morali, certo che per una mamma è sempre doloroso lasciare la propria figlia ma a dirtelo con confidenza noi pure a nostro tempo abbandonammo la famiglia secondo la chiamata di Dio, che il Signore la benedica e che possa fare tanto bene, spero ricevere un suo scritto.
Maria ritornata dalla campagna mi scrisse, mi mandò anche alcune fotografie, sembra ancora una bambina, a quanto è felice ed io ne godo. Mi dici che la mamma sta in pensiero perché non ricevette i soliti auguri per il suo compleanno, probabilmente le lettere si saranno incrociate, sono stata un po’ in ritardo sì, ma mi sono ricordata, e con questo ho finito di rispondere alla tua carissima, ora ho qualche novità. Stiamo aspettando la nostra Rev. Provinciale, la prossima posta ci annuncerà il giorno della sua partenza per l’India.
Qui sembra che la peste diminuisca, l’abbiamo avuta proprio in due villaggi vicini, e una vittima fra le nostre ragazze, immagina la mia impressione quando trovava qualche topo morto, essendo essi che propagano la malattia, il terzo che ebbi la fortuna di battezzare fu appunto un appestato. Il nostro Saboà dimora ancora nel suo palazzo, hanno trasportato i funerali a gennaio, perché stante le piogge terdive le strade sono rovinate quindi non possono venire tutti gli invitati, meglio per noi che avendoci ordinati tanti lavori per l’occasione abbiamo un po’ più di tempo.
Per l’otto dicembre, giorno dell’Immacolata, avremo la festa per il 25° di due missionari, si riuniranno tutti i nostri missionari, alla sera le nostre ragazze faranno il teatro, sarà anticipato quello che usualmente facciamo a Natale. Quest’anno sembra abbiano fatto apposta, fu scelto, fra le altre cose la figura d’Italia cantata accompagnata con l’armonio. Spero riuscirà bene, un gruppo segna le Alpi tutte vestite di bianco, un secondo gruppo l’Italia centrale, con berretto rosso, un terzo segna la meridionale con berretto verde, indi un altro la Corsica e Sardegna, ciascun gruppo canta la sua parte, un canto finale decanta le bellezze della nostra incantevole terra, indi s’inginocchiano tutte rimanendo ritta quella che segna Roma sventolando la bandiera papale che è inneggiata da un altro bel canto.
Ma cara la mia Amelia m’accorgo che sono alla fine del foglio e non ti ho ancora presentati gli auguri per le feste natalizie. Dunque buone feste a te e a tutta la tua famiglia, come di consueto ricordiamoci a vicenda alla culla del neonato, spero che nessuno mancherà, ossia sarà in guerra, prego tanto a questo scopo, spero proprio che il Signore mi esaudirà. Ti accludo qui qualche scritto, ho mandato a ciascuno qualche novità, le lascio aperte, se tu hai piacere leggile, fallo pure con tutta libertà, poi favorisci mandarle a destinazione.
Sperava mandarti qualche mia fotografia ma si capisce non sono riuscite, te ne invio due, vedi come portano i bambini. Ciao carissima Amelia, salutami tanto Giacomo e tutti di famiglia, rinnovo i miei ringraziamenti ed auguri unendo un’infinità di baci ed abbracci dalla tua sempre più che aff.ma sorella missionaria suor Andreina C.
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