SPAVENTAPASSERI
Di paglia e rami contorti il corpo
di stracci sbrindellati il vestito.
Bottoni neri gli occhi
scuri come il cielo della notte
quando la luna sorride e le stelle cantano.
Bello il cielo azzurro sopra di me
bello il grano di dolce giallo
che piano si piega al vento.
Bella l’aria che profuma di terra
quando la pioggia scende
a rinfrescare la calura estiva.
E bello il sole che poi
mi asciuga
e scalda
e conforta,
in questa mia triste solitudine.
Non voglio più spaventare gli uccelli
ma volare con loro
in alto
in alto
in alto
per vedere cosa c’è oltre le nuvole.
Voglio saltare più in là della siepe
che delimita il campo e andare
in fondo
in fondo
in fondo
per scoprire cosa c’è oltre il mondo.
Voglio tuffarmi come le rane dentro e fuori
dall’acqua dello stagno,
fare tanti cerchi fino a formare un trina
evanescente
eterea
illusoria
come illusori sono i miei pensieri e i miei sogni
cerchi evanescenti
cerchi inutili
che si dissolvono nella mia mente
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