CAMPO PROFUGHI DI KUKESC 8-6-1999
A migliaia,
calpestati nell’orgoglio e nella vita;
in ogni mente l’urlo degli spari
del dolore e della paura
Il braccio disteso,
la piccola mano aperta chiede:
“Dammi pane, mamma”.
Gli occhi,
che troppo hanno visto
implorano:
“Falli smettere, mamma!
falli smettere.”
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