I quattro compari

I QUATTRO COMPARI                          22-2-1995

Torno a un tavolo tristi e queti
quatro compari i se la contava,
i tempi andai i rumegava
quando giovani de aspeto e de umor
in giro per Venessia i dava el cuor.

Parla prima un sial de seda nera:
ricorda e bianche spale che lo portava a la sera,
quando el vento sbarassin
spetenava el ciufo al bel musin.

Taca borbotando el capelo da gondolier:
vecio el paron xe adesso deventà,
già da un tòco el remo el ga desmentegà.

E pianse el goto parlando de Nane,
l’imbriagon che pien de ombre e de alegria
el cantava sui scaini del ponte… e no ‘l andava via.

Ma toca adesso a la bianca mascarina:
la risponde a tuti co stissa
parlando co l’esse che ghe sbrissa:
“Ah ma che tristessa, che umor, che scoramento,
ma no ghe xe ‘naltro argomento
che ricordi, rimpianti, piagnistei,
Cio! varda! ghe xe ancora tempi bei!
Ancora e gondole sbrissa su la laguna,
se impissa e stele intorno a la luna;
ancora cuor
el rima co amor;
la belessa, l’alegria, ancora e val…
sopratuto anquo, che semo in carneval.

 

I QUATTRO COMPARI

Attorno a un tavolo tristi e quieti
quattro “compari” se la raccontavano,
i tempi andati rimuginavano
quando giovani di aspetto e di umore
in giro per Venezia davano il cuore.

Parla prima uno scialle di seta nera:
ricorda le bianche spalle che lo portava alla sera
quando il vento sbarazzino
spettinava il ciuffo al bel musino.

Attacca borbottando il cappello da gondoliere:
vecchio il padrone è adesso diventato,
già da un pezzo il remo ha dimenticato.

E piange il bicchiere parlando di Nane,
l’ubriacone che pieno di vino e di allegria
cantava sui gradini del ponte e non andava via.

Ma adesso attacca la bianca mascherina:
risponde a tutti con stizza
parlando con l’esse scivolante *
“Ah ma che tristezza, che umore, che scoramento,
ma non c’è un altro argomento
che ricordi, rimpianti, piagnistei,
Dai! ci sono ancora i tempi belli!
Ancora le gondole scivolano sulla laguna,
si accendono le stelle attorno alla luna;
ancora cuore
fa rima con amore;
la bellezza, l’allegria, ancora valgono…
soprattutto oggi, che siamo in carnevale.

*(tipico nel veneziano “finto aristocratico”)

 

Competenze

Postato il

marzo 28, 2017

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