LE TRE SORELLE 1991-12-02
Crema, Cremina e Cremetta erano tre sorelle. Nate a poca distanza l’una dall’altra erano alte uguali e avevano lo stesso profilo elegante e snello; si assomigliavano talmente che era impossibile non notare la loro stretta parentela.
Pochi infatti erano gli elementi che le distinguevano cosicché, per praticità, decisero di adottare diversi colori per il loro “look”.
Per Crema, la prima nata, fu scelto il color rosa, il più tenue, quello dei confetti, dei fiori di pesco dei quali essa stessa ricordava il profumo.
Per Cremina, l’azzurro; quello del cielo terso, dei nontiscordardimé, del mantello della Madonna, delle statuine del Presepio (era nata infatti proprio nel periodo natalizio).
Poi venne Cremetta. Si discusse a lungo: rosso come l’amore? (ricordava troppo il colore del sangue); giallo come i limoni più succosi? (era il colore della gelosia!).
L’incertezza era molta, i pareri sempre più discordi; cominciarono perfino a trascendere con le parole e poi con i fatti, e in tanta confusione nessuno pensò più a Cremetta che, solitaria, quasi abbandonata a sé stessa, cominciò la sua vita senza colori accativanti: completamente bianca!
Ma come succede nelle favole, ciò che nessuno aveva previsto si avverrò nella realtà, e ora era lì, sullo scaffale del grande magazzino.
Allineate in bell’ordine fra tanti altri flaconi e scatolette a loro simili, le tre sorelle facevano bella mostra di loro stesse: Crema la “Fantastica”, per gli occhi; Cremina la “Meravigliosa”, per il viso; e Cremetta, senza diciture mirabolanti, senza colori attraenti, quella che per la sua semplicità e purezza era adatta in ogni occasione.
E fu proprio lei quella che attrasse lo sguardo e la preferenza della gente. Quel suo candore spiccava fra tutti come una sposa nel suo abito bianco.
Fu un successone commerciale! Tutti si attribuirono il merito di quella idea geniale continuando l’interminato litigio e non ammettendo mai e poi mai che fu solo una dimenticanza.
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