Leggere o non leggere

LEGGERE O NON LEGGERE?   1994-08-15

 

La letteratura fantastica si è sbizzarrita in mille modi sul tema della lettura delle menti.

Stephen King ha scritto un libro in cui attribuisce questa capacità al suo personaggio principale, che finisce male, con la sua morte.

Qualche volta, dopo aver letto un racconto o visto un film che tratta di questo “potere” a questa capacità straordinaria ci ho pensato anch’io.

Mi piacerebbe? Istintivamente mi viene da rispondere di sì, sapere con precisione cosa pensano gli altri sarebbe magnifico; dal conoscere le vere idee dei grandi personaggi, ciò che di noi pensa e ciò che da noi vuole il nostro prossimo, e quindi agire di conseguenza, potrebbe essere molto comodo. Magari sarebbe poco nobile rubare con questo sistema qualche idea o soddisfarne qualche altra, ma… sarebbe piacevole sentir dire: “E’ proprio il regalo che desideravo! Hai azzeccato in pieno!” Andremmo sempre a colpo sicuro.

Ma è poi così bello? Se in una persona perennemente sorridente scoprissimo le angosce più profonde? Se in lei ciò che vediamo fosse solo una spensieratezza esteriore, e nascondesse invece i dolori e i problemi più grossi non volendo rendere partecipe chi le sta attorno, poi come ci comporteremmo?

Non puoi andare in giro dicendo: “Io leggo nella tua mente, ogni tuo pensiero, ogni tuo sentimento.” la gente ti sfuggirebbe per non avere la mente “messa a nudo”, o se ti va bene e non ti credono ti mandano in una clinica psichiatrica, oppure ti costringono ad andare a vivere in un’isola deserta .

E se in un amico scoprissimo che il suo è solo un affetto calcolato, di comodo, se nella sua mente trovassimo antipatia e gelosia? Sapremmo continuare a sorridergli sapendo la verità?

Certo potrei entrare nella mente di mia madre e crogiolarmi al suo indubitabile amore… Ma troverei anche i suoi problemi dati dagli anni, dalla solitudine; le gioie, ma anche gli inevitabili numerosi dolori accumulati durante tutta una vita. E soffrirei non solo per lei, ma anche con lei.

Non parliamo poi di marito e figlie! Con che occhi mi vedono? Non sono poi così sicura di volerlo sapere.

Ognuno di noi ha una “facciata”, l’aspetto esternato del nostro carattere col quale ci mostriamo agli altri. Non è detto che sia finzione o menzogna, può essere anche una subconscia autodifesa dei nostri sentimenti più personali. Sarebbe dunque lecito andare a frugare negli angoli più nascosti delle anime?

Forse più che nelle persone preferirei entrare nella mente degli animali. Sentirsi libero durante il volo di un falco, potente nella corsa di un cavallo, maestoso nell’avanzare di un felino. E… Preda impaurita? Crudele cacciatore? Esserino affamato?

No no, per carità! il gioco non vale assolutamente la candela.

Pochi minuti fa ho dato da mangiare alla mia tartarughina ma sembra che i gamberetti che le ho comperato non le aggradino affatto. Se potessi leggerle nella mente… O se fosse lei a entrare nella mia e farmi capire cosa preferisce…

Ma se fosse così per tutti gli animali… non mi piacerebbe affatto essere svegliata in piena notte al richiamo dei miei eternamente affamati pesciolini, dal gatto del vicino che non trova e chiede dov’è la sua compagna, o dalla zanzara che mi avvisa quale parte del mio corpo trova più appetibile…

O no!!! meglio finire qui questa assurda dissertazione su questa per fortuna “impossibile possibilità”!

 

Competenze

Postato il

ottobre 16, 2017

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