Mia carissima Amelia
Eccomi o mia carissima a ringraziarti dei tuoi scritti, ma ti torno a pregare mandameli in buste più forti, non so cosa sia, non ho mai ricevute lettere così stracciate, l’ultima con le fotografie tutta aperta con sei timbri di più, ogni stazione, si capisce, ha voluto mettere il suo, è un vero miracolo se mi è arrivata. Dunque grazie di tutto, degli auguri per S. Andrea, delle fotografie che trovai tutte belle (eccetto la tua che mi sembri una vecchia di 60 anni) grazie dei giornali che lessi con piacere, ho visto anche il “glorioso corridore”, che il Signore te li conservi sempre buoni e sani. Ho sentito riguardo ad Antonia, e ti ripeto non avrei creduto si riducesse a simili termini, tu sii buona e dimentica, non credere d’essere importuna se mi scrivi ancora riguardo a ciò per me è una buona soddisfazione sapendo che per te è uno sfogo, e son certa non serbi alcun rancore, io prego per te e per lei.
Sono contenta che Giacomo abbia trovato lavoro, adesso che anch’io sono a capo vi comprendo di più, immagino i vostri pensieri, ringraziando il Signore ne ho sempre d’avanzo, ma comprendo la vostra situazione, per fortuna che hai buoni figli. Ed ora parli d’un lavoretto che vuoi fare per me, immaginati quanto l’avrei caro, ma senti mia cara se invece domandassi un altro favore, prima però voglio sapere se colà puoi cambiare la moneta inglese perché la spesa deve essere mia. Mi spiego. L’anno venturo si compiranno 25 anni dalla mia entrata, ossia il giubileo d’argento. In religione fanno un po’ di festa e c’è l’usanza di dispensare qualche immagine scritta per l’occasione. E’ questo quello che ti domando. Fammi sapere quanto possano costare 50 immagini con propria diciture, e se colà puoi cambiare i soldi inglesi ossia le rupie, una rupia adesso credo valga sette lire, domanda per favore e poi scrivimi subito, te ne sarò riconoscentissima.
Guarda però che te lo dico francamente non voglio far spendere i soldi a te, (te lo dico in una orecchia) non sai che sono una siora? e mi piangerebbe il cuore farti fare delle spese, hai capito? Ho sentito che Gina e Bruno vogliono mandarmi un po’ di cioccolata ma credo non ne avrai a male se ti manifesto la verità, questa a me fa male e non ne posso mai assaggiare un pezzetto, vedi dunque che mi dispiace far spendere i soldi a voi e poi darla via tutta agli altri e non aver io la cara soddisfazione d’addolcire la bocca.
Forse dirai che non voglio accettare il vostro cuore, no mia cara, é perché conosco le vostre condizioni e mi rincresce farvi spendere denaro, che se proprio volete aver la soddisfazione di mandarmi qualche dolce preferirei qualche caramella o confetto, quelli almeno potrò gustarli anch’io, non è vero?
Immagina quanto gradita mi fu la cartolina di Emma e il suo fidanzato, con la frutta veramente bella sarà per me veramente utile, e pregherei tutti, se potessero, invece di altri soggetti scegliere frutta e fiori, ne sarei riconoscentissima.
Finalmente ho potuto mandarti i famosi corni, guarda che sulla testa ci sono 4 buchi per affissarli al muro, li ho forati io, ho sudato una camicia e mezza ma con immensa soddisfazione al pensiero che dovevano venir da te. Ho aspettato la festa di S. Andrea, ma mi hanno regalato roba non adatta, ossia per la chiesa, vi è però due bicchieri di bambù inverniciati e indorati sono di valore e spero li avrai cari, uno è anche accompagnato col piattino, l’altro invece me lo regalarono così. Vi è pure una sciarpetta di lana e due paia di scarpe, uno è di pezza e non durerà niente l’altro invece ha la suola di gomma, molto comode perciò le avrei mandate per la mamma così pure la sciarpa, spero le avrà care. Indi ho aggiunto pezzi di stoffa ho scelto i colori più delicati, quella caffè credo sarà abbastanza per un vestito. Vi è pure una camicetta di seta usata ma ancora buona, puoi indossarla con sicurezza perché è di persona conosciuta. Desidererei che tu potessi dare qualche cosa anche ad Antonia o Rita. Feci l’involto con una tenda di stoffa schiana è ruvida ma te la mandai per farvi vedere i lavori di qui, l’abbassamento è tutto tessuto.
Non potei aggiungere altro perché passava il peso, aspettava un cuscino che mi aveva promesso la principessa per mandarti anche quello ma mi arrivò che il pacco era già spedito. E’ fatto di stoffa blu con ricamato un coniglio ma è una specie di ricamo che non ho mai visto lo fanno con una macchinetta. Io l’ho già ordinata, si può fare qualunque lavoro, se riuscirò te ne manderò un saggio.
Ieri pure fu qui Monsignore e mi fece ancora due fotografie, vedremo se faranno la fine delle altre, ho proprio la disdetta per le fotografie? Seppi che il dottore stava facendone diverse per mandarle a sviluppare a Taongi e lo pregai di farne una anche a noi. M’accontentò subito ma proprio ieri mi mandò a dire che le altre sono riuscite tutte benissimo la nostra soltanto andò male, te l’avrei mandata così volentieri.
Aspetto una suora che è andata a Rangoon per farsi visitare coi raggi, colà vi è un ospedale grandioso, m’hanno telegrafato che hanno trovato tutto normale, ne sia ringraziato il Signore, perché si temeva dovesse fare l’operazione, sarà qui credo per il sedici, ma certamente la cambieranno perché il lavoro all’ospedale è molto pesante. Ho scritto alle mie suore del Soccorso ma non ricevetti più niente, si sono forse spaventate?
Salutami tanti Giacomo mentre auguro che abbia a continuare nel suo lavoro, salutami tutti, Bruno e la sua fidanzata, Nina Emma e il suo fidanzato, Gina e Sergio, a te poi mando un’infinità di baci ed abbracci, dicendomi sempre la tua più che aff.ma sorella missionaria suor Andreina.
Non far sapere tanto in giro che ti mando qualche cosa, specialmente alle suore.
Proprio in questo momento è stato qui il console italiano un veronese, ha 28 anni e parla venessian spaccà, m’ha date tante notizie di Venezia, son proprio contenta di averlo visto.
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