Amelia carissima
Proprio oggi ricevetti le tue congratulazioni e ti ringrazio però credo che il tuo concetto sia sbagliato riguardo alle Superiore, se tu venissi qui, per esempio, non ne vedresti una grassa e sono in sette. So che fai per ridere perché poco importa, non è vero, esser magre se si sta bene, e se anche il Signore vuol lasciarmi i miei malanni, non mi lagno perché so che con questi si guadagna tanto e si dà gloria al Signore. Ma dici che non hai mai saputa la verità e che credi non son mai stata proprio bene, è questa la pura verità. Intanto ho sempre fatto quelle indigestioni che faceva anche a casa, e poi ogni mese grandi disturbi prima, durante e dopo, dunque vedi che c’era poco tempo da star bene. La mia R. Superiora non ha proprio risparmiato, ha provate tutte le medicine che mi ordinarono i dottori ma inutilmente. Finalmente una buona signora inglese me ne ha consigliato una: l’emoglobina e con quella ho migliorato. Ora poi mi è venuto il mal di schiena per il quale non so cosa fare, vuol dire che quando sarà stanco se ne andrà. Posso però compiere il mio ufficio e sono in piedi tutto il giorno. Sento che la Mariettina, che ricordo benissimo come non ho dimenticato il suo papà, le zie Pierina e Antonietta, ti ha portato quella fotografia, forse tu non ricorderai più ma quando l’ho fatta, dicevi che non ti piaceva perché sembrava una collegiale, l’ho ben presente, mandamela pure, mentre t’assicuro che te la restituirò. Dunque tutti credono che fosse tua? Si capisce che invecchiando ci rassomigliamo, in fin dei conti siamo sorelle!
Ed ora eccomi a risponderti riguardo al consiglio che mi domandi. Prima di tutto dopo vent’anni chi conosce me in una Veneziana? e poi in quale istituto vuoi metterlo? C’è il lavoro per gli esterni? E Sergio è capace di disimpegnare questo lavoro? Riguardo alla lettera di raccomandazione, faccio anche in fretta mandarti due parole, le mando al Patriarca perché non so a chi altri possa indirizzarmi però dovevi spiegarti meglio, almeno in quale istituto vuoi collocarlo, con tutto ciò pregherò il Signore che abbia ad aiutarti, abbiamo fede e le cose andranno a posto, certo che il mio parere è sempre stato di imparare un mestiere ma con questi tempi che non c’è lavoro è un po’ difficile, ed io pure preferirei lo mandassi in un posto in cui non c’è pericolo dei cattivi compagni, quando è rovinato, è rovinato per sempre, già che il signore ti ha dato la grazia di buoni figliuoli cerca di mantenerli tali.
Riguardo poi alla mia nomina non credere abbia tanto valore, io sono l’ultima ruota del carro qui, immaginati poi in Italia dopo tanto tempo, non si conosce più nessuno ne siamo conosciute da nessuno. Amelia carissima prega il Signore perché i rendiconti saranno tanti.
Ho ricevuto la cartolina di Aldo e Maria ma a dirti il vero ho poco piacere ricevere cartoline per questo motivo. Qui ciascuno va a pendersi la propria posta e la maggior parte consegnano la nostra al ragazzo del Padre che se vuole può leggerla benissimo. Dunque hai capito? Se c’è scritto niente poco importa, ma se c’è su qualche cosa non mi garba farlo sapere a loro, non ti sembra giusto? Spero avrai ricevuto la mia ultima con il fazzoletto. Ieri ricevetti i telegrammi che annunciavano la continuazioni delle sanzioni, e un diplomatico inglese scriveva in un giornale: Ormai molti governi societari considerano che le sanzioni sono divenute una farsa e dovrebbero essere immediatamente abolite, tanto più che molti Paesi le applicano solo nominalmente e quelli che invece continuano ad applicarle con rigore non fanno altro che subire vari danni economici senza per altro recare detrimento all’Italia o ad altri fuori che a se stessi. Sarebbe proprio una vera sciocchezza se continuassero ancora!
Preghiamo e speriamo. Ciao, Amelia carissima, mi sembra aver risposto a tutta la tua lettera, di nuovo ti ringrazio, saluta tutti e a te un milione di baci dalla tua non Reverendissima ma più che aff.ma sorella suor Andreina
Scusami sai il vento m’ha gettato il foglio sopra il calamaio, e sapendo che vuoi la risposta subito, non ho tempo di trascriverla.
Credo sarebbe meglio andassi tu stessa a portare la lettera.
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