LOIMWE 19-3-1938 Amelia

Mia sempre carissima Amelia

            Avrei dovuto scriverti prima ma non lo feci per due motivi che te  li espongo subito. Prima mi son fatta alcune fotografie ma non potendole sviluppare qui, si devono mandare un po’ lontano quindi bisogna aspettare, ora le ho ricevute e te le mando, spero ti piaceranno. Il secondo motivo è che appena tornata da Keng-tung mi venne un attacco di nevralgia dentaria che mi obbligò vari giorni a letto non potendo nutrirmi. Chiamai il dottore che mi disse unico rimedio sarebbe stato andare alcuni giorni a Keng-tung, posto più caldo. Scrissi alla Rev. Provinciale che mi chiamò subito. Il medico fu tanto gentile d’accompagnarmi subito con il suo auto. Stetti colà 10 giorni, sentii un miglioramento. Ora sono tornata, devo aver gran riguardo e star riparata dall’aria, ma se stesse per me li leverei tutti, ma mi consigliano di non farlo perché non sono guasti, col tempo passerà anche questo.
Ecco quindi che per prima cosa scrivo a te essendo anche in ritardo per gli auguri di Pasqua, ma spero mi comprenderai, non è vero? Hai ricevuta la cartolina che ti annunciava la gradita sorpresa del fonografo? Me lo ha portato nientemeno che la Rev. Provinciale. Alle ragazze non dissi niente, aspettai la sera in ricreazione, lo montai e lo feci suonare nel nostro refettorio, loro sono in una stanza vicina, immagina il gridare e il correre appena si sono accorte, non sapevano cosa dire, alcune piansero e sai perché? pensando a te, alla tua generosità. La prima cosa che hanno fatto, secondo le tue intenzioni, hanno ascoltato la Messa e fatta la S. Comunione, è questo tutto quello che possono darti povere ragazze. Non ti posso dire quanto l’abbiamo gustato, è veramente bello, anche i dischi di cartone vanno una meraviglia, hanno già imparato “Piccola mia” e “Non so” vogliono sentirlo tutte le sere. A te dunque, a nome di tutte, ti mando il mio grazie sentito e riconoscentissimo, il Signore contraccambi tanta tua bontà e voglia concederti tutto ciò che io ti desidero.
Spero che questa volta sarai contenta anche delle fotografie, ho cercato di sorridere più che ho potuto. Se ne vuoi qualche altra simile a queste fammelo sapere che te le manderò. Ho ricevuto anche i due candelieri veramente belli, m’ha fatto proprio un bel regalo, ti accludo uno scritto per lei.
Ed ora eccomi a rispondere alla tua ultima. Non ti puoi immaginare con quanto dispiacere abbia appreso le brutte novità, io certo mai più avrei pensato che Giovanni fosse capace d’una simile cosa, poveri ragazzi non meritavano certo d’essere trattati così, li ho proprio raccomandati al Signore di tutto cuore. Mi dispiace anche che Giovanni dopo tanto tempo non pensi ad un fidanzamento serio, le cose fatte in quel modo finiscono sempre male, cerca di darle tu qualche buon consiglio, alle volte una parola può fare tanto bene, io t’aiuterò con la mia povera preghiera. Sentii il tuo dolore nell’andare a vedere la partenza delle suore, spero avrai ricevuto la mia letterona in cui ti descriveva il loro arrivo. Ora ebbi occasione di vederle ancora e salutai in modo speciale quella grande e grossa che mi portò i vostri saluti, quella magra che tu mi parli deve essere una suora veneziana che ritornava in India e quel padre che tu mi parli a cui i bambini hanno fatto un evviva deve essere stato suo padre, poveri genitori e parenti, il Signore deve tener preparato per voi un bel premio in Paradiso!! Le suore hanno fatto un buon viaggio, eccetto gli ultimi giorni, che come ti scrissi è sopraggiunta una pioggia continua che rovinò le strade. Ora sono ancora tutte a Keng-tung per studiare l’inglese ma da qui a qualche mese andranno per le loro destinazioni. Ti ringrazio nuovamente della cassetta mandatami per loro mezzo ho proprio trovato entro il tuo cuore, il Signore ti ricompensi.
Riguardo alle feste passate spero avrai già ricevuto. Sto dunque per ereditare un altro nipote? Se le cose avverranno auguri di felicità, spero che la mia cara birichina mi terrà informata. Sento con piacere che la mamma e il Sg. Beppi stanno bene che il Signore continui a benedirli.
Da Antonia ho ricevuto niente, lascia pure che faccia quel che vuole, verrà un momento che si pentirà, noi cerchiamo di fare il nostro dovere pregando per il suo bene, tu poi hai più occasioni di sopportarla, avrai anche più meriti. Non so capire come facciano a vivere in discordia con qualcuno, è impossibile che non abbia a sentire nessun rimorso, farà la sorda e cercherà di soffocarlo, che il Signore la benedica, gliel’auguro di tutto cuore.
Ed ora i miei auguri per le sante feste Pasquali. Gesù porti la gioia e la pace nella tua famiglia, ossia voglia Egli continuarla perché mi sembra che questa pace regni già sovrana. Porgi pure questi miei auguri a Giacomo e a tutti di famiglia.
Già che ho ancora due righe libere ti dirò come è andata la sentenza di quel famoso caso. Come è di solito la giustizia umana: la vince chi ha più soldi. Quel mostro (per dirle poco) che ne ha fatte d’ogni colore e che certamente fu lui che ha istigato suo nipote all’omicidio, fu mandato libero, l’uccisore a 20 anni di prigione, e tutti i sospetti dalla parte di quell’infame tutti liberi, chissà quanti soldi hanno sborsati e pensare che sono tutti soldi rubati. Oh ma verrà bene un momento o l’altro la giustizia divina! Chissà intanto quante altre ne faranno!!
Ah! Amelia carissima è proprio vero che il denaro danna, più ne hanno e più ne vogliono, è meglio essere poveri. Addio, mia diletta, di nuovo grazie di tutto, ricordami al Signore in un alle mie catechiste che hanno voluto scriverti, t’assicuro che t’amano quanto me, hanno delle delicatezze e delle finezze che a stento si trovano anche nelle nostre ragazze. Ciao, sta bene, ricordati sempre della tua più che aff.ma sorella missionaria suor Andreina.

Competenze

Postato il

febbraio 22, 2018

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