LOIMWE 19-5-1938 Amelia

Mia carissima Amelia

Anch’io questa volta ne ho due da risponderti, scusami sai, da poco tempo sono oppressa dal lavoro, non ho un momento libero, abbiamo anche dovuto rubare qualche ora al sonno per accontentare i clienti, ora però sono con te e risponderò esattamente.
Per prima ti dirò non corrucciarti troppo per la lontananza che ci separa, cosa vuoi fare, goderemo di più in Paradiso, non vuoi che il signore tenga conto di questo sacrificio?.
Ah! dunque eri proprio tu quella donna sulla trentina? Me ne consolo e congratulo e t’auguro che possa continuare sempre così e vivere tanto che ne dimostri 100. Quella suora che ti ha stretta la mano non è più andata a Mawchi, ma questa settimana avrò occasione di scrivere alla sua Superiora, così manderò i tuoi saluti e il tuo ricordo, si chiama suor Giuditta. Quella suor Luigia che ti dissi che stava ed ha la famiglia ai Frari, non era fra le suore che hai viste tu, è venuta un po’ prima, se ci fosse stata, l’avresti osservata subito perché si distingue fra tante è un gigante, grande e grossa e come la sua persona deve essere anche il casato, una sua sorella ha sposato il Viceré dell’Abissinia, così dicono, io però non le ho mai domandato niente a riguardo a queste cose perché vedo che è molto umile, non parla mai della sua famiglia. Quella suora che ha bruciata la mano è guarita ma non può ancora adoperarla, col tempo però la riacquisterà.
Da Antonia ancora niente, non importa lasciala fare, si pentirà. E dimmi un po’ non ha voglia a passare a seconde nozze? Nella tua mi domandi cosa pensa del tuo impiego, cosa vuoi che ti dica, se tu trovi sollievo (e non te lo nascondo lo troverei anch’io) tanto meglio, però permettimi una domanda, ossia ti manifesto un mio pensiero, te lo dico perché ti conosco e so che non ne hai a male. Durante quel tempo dove stanno i tuoi figli? Dirai, e con ragione, non sono più da latte, son però tutti fidanzati, ed è questo il tempo che hanno bisogno di maggior sorveglianza per quanto buoni siano, non ti pare? Probabilmente tu gli avrai già messi a posto, io non ho fatto altro che manifestarti un mio pensiero.
E con questo passo alla seconda lettera che ricevetti giorni or sono con le belle fotografie di Bruno e Gina e poi di Sergio, ebbi inoltre care le cartoline alle quali rispondo con due parole. Cara la mia Amelia cosa mi dici mai per la tardanza del tuo scritto? Sta certa che non avrai mai il minimo biasimo per questo riguardo ma bensì tutto il mio compatimento. Ti accludo rupie 5 che equivalgono a lire 35 per aiutarti a comperarmi qualche disco, sappimi dire quanto costano l’uno. Ti unisco pure due righe per quella che noi siamo già d’accordo.
Ed ora salutami tanto tanto Giacomo, e tutti i miei indimenticabili nipoti presenti e futuri. Spero che Gina avrà ricevuta la seta col gilé per Bruno.
Ciao Amelia carissima, spero starai bene in un a tutta la tua famiglia, ti bacia con tutto l’affetto tua sempre più che aff.ma sorella suor Andreina

Competenze

Postato il

febbraio 22, 2018

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