LOIMWE 20-3-1938 Gina

Mia carissima Gina (birichina)

            Questa volta per assicurarti del mio perdono ti ho mandato anche il mio sorriso, guarda le fotografie che mandai alla tua mamma, non ti sembra che è vero? E’ forse la prima volta in vita mia che riuscii a sorridere, ci voleva proprio il fonografo. Oh! quanto l’abbiamo gustato e lo gustiamo e lo gusteremo ancore, non lasciamo passare una sera senza suonarlo, i walzer sono splendidi, peccato che quelle uniche due che sanno ballare sono lontane, ma io non sono stata capace di star ferma ho ballato da sola, perché vedi anche la signorina sedia è diventata troppo pesante per la mia delicata schiena. Sì mia carissima, ho sempre amato la musica, il ballo, il divertimento, la libertà. Oh bella, mi sembra sentirti dire, quale contrasto, ha sempre amato ciò che di spontanea volontà ha voluto abbandonare fin dalla sua gioventù. E’ proprio così, Gina mia, il signore, il più delle volte, si compiace far suscitare certe passioni acciò sacrificandole a Lui, possa darci quella corona e quel premio che la sua bontà ha prefisso di donarci.
Godo nel sentire che le tue compagne s’interessano di questa missione, dì loro da  parte mia che pur stando in patria possono aiutare tanto i missionari con la preghiera e con qualche piccolo sacrificio, noi abbiamo sacrificato la nostra vita ma varrebbe poco se non ci aiutasse la grazia del Signore. Dunque ti chiamano l’angelo orientale? Fa di esserlo, propagando un po’ di entusiasmo per le missioni e salvando qualche anima per mezzo del tuo apostolato.
Ricevetti le tue fotografie e mi piacquero assai. Altro che ricordo la bella Roma. Ho fatta anch’io la Scala Santa, a visitare quella santa città si provano veramente delle commoventi e invidiabili impressioni.
Ed ora che ho passata la tua bella lettera eccomi a soddisfare le tue giuste curiosità.
1. Se qualcuno, per sfortuna, si manifestasse qualche difetto in età avanzata, non l’uccidono, lo fanno invece, ma alla chetichella, con chi avesse qualche malattia incurabile. Pe esempio, vicino al nostro convento vi era una povera donna che da vari anni soffriva di un terribile eczema, era una crosta sola in tutto il corpo, nessuna medicina la poté far migliorare. Un bel giorno suo marito, stanco di doverla curare ed assistere, perché neppure l’ospedale l’accettavano, andò al bazar, comprò un veleno e glielo somministrò. Quando stava per spirare corse a chiamarci per darle il battesimo. Povera donna, beata lei che appena purificata se ne volò in cielo.
2. Tutti i bambini raccolti da loro hanno una famiglia che li ricordino, che vengano a trovarli? no mia cara, i nostri bambini son ben sfortunati perché la maggioranza son figli di divorziati e una qual volta dati a noi non si ricordano più di loro. I poveri piccini si affezionano a quelle donne che gli allevano e le chiamano mamma. Povere creature quanta pietà destano.
3. Le persone che vivono nell’agiatezza come si comportano? Come vestono?
Le persone ricche certamente godono più delle povere. Mangiano bene, indossano vestiti di tessuti più fini, ma sempre nel loro costume però, specialmente i vecchi, i bambini invece, quelli che vengono alla nostra scuola d’inglese vogliono vestire all’europea indossano scarpe e calze, blusetta bianca e sottana blu le ragazzine, e i maschi camicia e calzoni dei medesimi colori, la maggior parte hanno anche i capelli tagliati come i nostri bambini. Se tu vedessi, altro che con le penne in testa, sono bianchi anche più di noi, specie i shan. Guarda quella fotografia dove sono io con la bambina, è una shiana ma sembra proprio un’europea. Per i capelli in generale non hanno alcuna ambizione, tengono tutti e sempre la medesima pettinatura, come puoi vedere dalle nostre ragazze, più sono tirati e più sono lisciati dall’olio, che usano frequente, e più a loro piace. Le birmane vere invece sono molto ambiziose, puntano i capelli sulla nuca così alti che sembrano una pentola, e intorno mettono sempre delicatissimi fiori se non hanno di freschi ne comprano di artificiali. I colori dei vestiti sono sempre delicatissimi specie delle blusette o giacchine, indossano la seta come noi indossiamo una stoffa qualunque, in generale sono ricche d’oro ed usano braccialetti, orecchini, anelli, collane ed anche bottoni che infilano nelle camicette sempre allacciate davanti e la maggior parte ricamate.
La gente dei nostri monti invece è ben diversa, i ricchi usano soltanto argento e preferiscono ammucchiare il loro denaro e nasconderlo in qualche buco sotto terra. Spesse volte avviene che il proprietario morendo all’improvviso o non potendo parlare porta con se nella tomba il suo segreto. I parenti sapendo che aveva del denaro scavano da per tutti gli angoli, ma chi può trovarli in questa sterminata catena di foreste e di monti? Il loro cibo è molto frugale e in generale mal cotto perciò hanno costituzioni deboli e alla prima malattia se ne vanno come pulcini. Ho vedute delle famiglie intere distruggersi in poco tempo. Se poi parlassi dei fumatori d’oppio, un quaderno non basterebbe. Se tu vedessi quanta pietà destano quelle miserabili creature! specie le donne che devono lavorare per procurare il narcotico al marito. T’assicuro che i nostri cani son trattati più bene. Le vedo sempre passare presso la nostra casa con le spalle cariche di legna per andare a vendere, davanti tengono i loro bambini,  parlano con libertà, come maiali. Il loro vestito? Una pura sottana legata a metà ventre che giunge ai lori ginocchi, ma almeno questa fosse buona, non ne trovi una che non sia a brandelli. Quando vedono che io qualche volta m’avvicino a loro per contattare la legna, non avanzano più d’un passo perché hanno vergogna. Ah! infelici se avessero il dono della fede quanti meriti guadagnerebbero per il Paradiso.
Ed ora mi sembra d’aver risposto alle tue domande, assicurandoti che sarò sempre pronta a soddisfarti ancora, qualunque volta che tu lo voglia, non avrai che da scrivermi.
Addio, mia cara birichina, salutami tanto Nina i saluti della quale mi furono graditissimi, sperandovi tutti in buona salute e raccomandandovi caldamente questa mia cara missione, mi dico sempre tua aff.ma zia missionaria suor Andreina.

Competenze

Postato il

febbraio 22, 2018

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