LOIMWE 24-3-1966 Amelia

Mia carissima Amelia

            Ho ricevuto i tuoi scritti, non ti feci sapere la data del nostro 50mo di missione perché dicevano che facevano niente essendo i tempi molto difficili, invece ci fecero un vero festone. Come saprai siamo venute in cinque, una è morta, rimaniamo ancora in quattro. Ci hanno chiamate in casa provinciale ora impicciolita, i migliori locali se li sono presi i signori, ma fummo ugualmente contente. Ascolta bene, per tre giorni S. Messa cantata, il 27 celebrò il nostro Vescovo, la chiesa non bastò, molti l’ascoltarono fuori, a distribuire la S. Comunione ci vollero tre sacerdoti, non ti posso descrivere la nostra consolazione cinquant’anni or sono non c’era un solo cristiano. Finita la funzione ci furono le visite, canti, musica, discorsi, ginnastiche, per tutto il giorno fummo impegnate a ricevere onori. I Rev. Padri dell’orfanotrofio maschile offrirono un bel bue, altre persone un grosso maialone, altre una vacchetta, cosicché ci fu da dar mangiar a tutti. Ma per noi la miglior offerta fu quella per tante S. Messe. Io ne ho già messe a posto diverse: Due per i nostri cari morti, una per voi tutti, una per me, una per la nostra missione e varie  altre per varie intenzioni. il secondo giorno fummo invitate in casa delle Suore cacciate dall’ospedale, là ci sarebbe la più vecchia di noi quattro, lo era già abbastanza quando venne, ora ha 92 anni e non ha potuto unirsi a noi perché non esce più di casa. Colà dopo un buon pranzo il Vescovo ci fece delle fotografie, te ne mando due. Il terzo giorno fummo invitate dalle Suore della lebbroseria, anche là canti e ginnastiche e offerte, il Rev. direttore alla sera ci fece il cinema: “La città felice” splendida tutta a colori, ci regalò poi 200 immagini a ciascuna ve ne mando alcune. Passati i tre giorni ritornammo alle nostre casa stanche ma soddisfatte. Sei contenta? Alla Menetto ho già scritto, ho accluso una immagine ricordo per te. Il Frate Indovino l’ho ricevuto prima che incominciasse l’anno nuovo, mi sembra d’avertelo già scritto, ciò non ostante ti ringrazio immensamente, è così splendida la storia di Biancaneve.
Ho ricevuto quel foglio di giornale con l’articolo: “Son dannata”? mi dici di rispondere agli scritti delle suore di S. Gioacchino ma finora non ho ricevuto nulla, neppure la tua risposta, aspetterò ancora. Amelia carissima, t’invio i più affettuosi auguri per una santa e felice Pasqua, Gesù Risorto sia generoso con te e tutti i tuoi cari delle sue preziose grazie e benedizioni.

1-4-1966

            Credevo ci fosse qualche notizia più importante, tre dei nostri missionari devono rimpatriare per la fine di maggio, sono degli ultimi e forse non hanno in ordine il passaporto. Però non c’è da lusingarsi, verrà il momento anche per noi? come vedi hanno dato due mesi di tempo, se vi sarà qualche altra notizia ti scriverò subito, non so però se questi missionari vogliono andar via prima, sono giovani e possono andare in qualche altra missione.
Ho ricevuto il pacco di Antonia, intatto, per me roba preziosa ma le ho scritto di non far replica, potrebbe arrivare qualche ordine di partenza. Per ora faccio punto, appena sentirò qualche cosa scriverò subito. Di nuovo auguri a tutti, cari saluti, a te un bacio forte forte dalla tua sempre aff.ma sorella Sr. Andreina

Competenze

Postato il

marzo 5, 2018

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