Mia carissima sorella Amelia
Forse questa volta non arriverò in tempo, sono appena tornata da Keng-tung, fui invitata per la festa di S. M. Maddalena, l’onomastico d’una Superiora, se ti ricordi è stata anche a Venezia e ha visto anche le nostre due piccole, allora erano piccole, questa è la causa del mio ritardo.
Dunque tanti ma tanti auguri per il tuo compleanno, quanti sono? Settantasette? Che il buon Dio te ne conceda altrettanti, sei contenta? Non dubitare del mio speciale ricordo implorando le più elette benedizioni con tutto ciò che desideri.
Spero che avrai ricevuta la mia lettera nella quale ti raccomandava di star tranquilla, e che se succederà qualche furia furia ti scriverò subito. Sembra che abbiano finito di combattere, i ribelli si sono arresi, ma sotto la cenere arde ancora un fuoco vivo. Speriamo che la Madonna esaudisca le nostre continue preghiere, specialmente quelle dei bambini.
Qui piove a dirotto da tanti giorni, ammuffiscono le scarpe messe sotto il letto, sulla strada che va a Keng-tung, è caduto un pezzo di montagna e l’ha rovinata per un bel pezzo, in un punto l’auto ha dovuto andare adagio adagio e passai quel pezzo a piedi, camminando sull’acqua che precipitava dalla montagna, speriamo che abbia a finire un po’ presto, ma ne abbiamo ancora per due mesi, pazienza in ogni loco.
Tu come stai? E Nina con i suoi occhi? E Gina, Stefania, Sergio, Anselma, Gabriella e la più piccola che non ricordo il nome?
Salutameli tutti, ciascuno in particolare, dì loro che li ricordo sempre nelle mie povere preghiere, mentre mi raccomando a tutti voi, dite qualche Rosario, acciò il Signore abbia a cambiare la testa a questi poveri capi e salvino la nostra missione. Spero che gli uccellini a cui ho consegnato questo scritto abbiano a volare presto. Ciao, cara, di nuovo tanti auguri e tanti ma tanti baci da tua sempre aff.ma sorella Sr. Andreina
Commenti recenti