Mamma carissima
Tu pure lamenterai il mio lungo silenzio, cosa vuoi perdonami sono proprio occupatissima, come scrissi ad Amelia ho da lavorare molto più di prima, ho queste benedette ragazze da istruire e certe sono così scienziate che bisogna che mi armi di santa pazienza. Nel lavoro a cucito riescono tutte bene ma nello studio sono veramente indietro, oltre a questo ho anche il lavoro di commissione, immaginati dunque quanto tempo mi avanza, se ci fosse qui un altro Giosué, chissà quante volte lo pregherei di fermare ancora il sole!
Spero però fra qualche settimana d’essere un po’ più libera, perché le ragazze avranno gli esami, ora c’è qui con me una superiora di Keng-tung a far vacanza, bisogna quindi qualche volta l’accompagni per qualche passeggiata, e il tempo va che non si vede, spero dunque mi userai compatimento mentre prometto che per Natale farò per bene il mio dovere.
So che il marito di Antonia sta male, povero uomo così giovane, povera famiglia quanto è mai provata, quando vai a trovarli salutameli tanto per me e assicurali che sempre li ho presenti nelle mie povere preghiere.
Spero che tu starai bene in un alla tua piccola famigliola, salutami tanto il Sg. Giuseppe e Giovanni, così pure Maria e suo marito, dì loro che aspetto la lettera promessa. Ciao, mamma cara un bacione forte forte dalla sempre più che aff. figlia suor Andreina.
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