LOIMWE 8-12-1956 Amelia

Sempre carissima Amelia

            Ecco passato anche S. Andrea e con mia e tua soddisfazione ti annuncio che ho ricevuto il pacco proprio alcuni giorni prima della festa, ed io son qui sempre con l’incubo di non poterti ringraziare ne ricompensarti come vorrei.
E’ vero che tuo Cognato è padrone di tutto il mondo e può, anzi certamente ascolterà, le suppliche della sua, benché indegna, sposa e guarderà voi, che mi amate, con occhio di predilezione in questo mondo e la sicura felicità nell’altro. Grazie dunque, grazie di tutto cuore. Splendida la pianetta, peccato non ci sia borsa e qui non si trova stoffa di quel genere. Però si può adoperare egualmente. Anche la scatola m’arrivò intatta, e siccome era qui anche la Provinciale ne ha assaggiato anche lei, la mia Abù è entusiasta dei bottoni (così chiama lei i cioccolatini colorati), la liquerizia ne prendo un po’ al giorno. E che dire del bel calendario nuovo? Appena aperto il pacco la Suora esclamò: Oh! guardi che belle immagini le ha mandato. E tutte le abbiamo contemplate, una meglio dell’altra, ma poi guardando meglio, m’accorsi che era il calendario del1957. Questa volta sei stata proprio previdente, di nuovo grazie. Ti accludo due righe pel parroco e ti pregherei di farmi sapere se tali vestimenti son già benedetti, ricordati.
Ed ora avrei tante cose da dirti, ma per ora non posso, ti annuncerò le principali. La Felicina è tornata e speriamo mette la testa a posto. La settimana scorsa fu qui un americano ed ha prese tante fotografie e fatte fare tante scenette per il cinema, son state prese anche varie suore, chissà che una qualche volta faccia girare le pellicole anche in Italia, io però non ci sono, qui non è venuto. Mi scrivi che potrebbero mandar me per la votazione della Madre Generale, devi sapere che tutte le Provinciali devono essere presenti, ma quelle che rappresentano la provincia devono essere scelte ai  voti, quindi ci sono dei pezzi più grossi di me e devo mettere acqua in bocca.
Provai a dire qualche parola alla Provinciale se potesse prendere un ombrellino per Gabriella, ma mi disse assolutamente di no perché vanno con l’aereo, e son molto stretti di peso, credo che non verrà a Venezia, se però per caso la vedessi non nominarle nulla di quello che ti dissi, perché anche a lei dispiace di non poterci accontentare, siamo in tante e ciascuna vorrebbe mandare, è naturale.
Altra novità, siamo circondate da soldati, c’è tutto il giorno un via vai di auti e lorry, l’ospedale sempre pieno, io ho un bel daffare a chiudere tutti i buchi perché non abbiano a passare vicino di casa nostra perché devi sapere che sono immoralissimi, sono come bestie, non si può dire nemmeno: salvo il battesimo, perché non l’hanno. Le ragazze cominciano a scappare dalle famiglie per andare in loro compagnia. Per noi però finora hanno rispetto, anzi possiamo essere aiutate dai loro capi.
Prevedendo che devo scriverti ancora presto per accluderti qualche altro scritto per i nostri cari e così risparmiare qualche bollo, risparmio ora di farti gli auguri  natalizi, assicurandoti però che tu mi sei sempre presente. Ora non abbiamo il missionario, è venuto in Italia perché ammalato, viene su ogni domenica un padre da Keng-tung, dopo Natale speriamo ne mettano uno permanente, son già due feste che viene quello che è venuto a trovarti, te lo ricordi? Lui mi parla sempre di te, speriamo che mettano lui.
Ho sentito della corsa che ha fatto il mio biglietto, si capisce che ha trovato l’aeroplano pronto, e perché tu noi sei venuta per la mia festa? Avresti potuto portar via un po’ di banane me ne hanno regalate 12 brence, sono state bene le mie ragazze. M’hanno offerto tanta roba, vorrei fossi stata in un angolo a vedere, povera gente, è selvaggia sì ma educata può avere buoni sentimenti. Tu dunque fa buoni propositi per un altro anno.
Quando mi scrivi fammi sapere se puoi leggere bene scrivendoti su questi fogli d’ambo le parti. Ed ora chiudo la chiacchierata mandando saluti cari a tutti, spero poter accluderti due righe anche per Emma, le uniche tu e lei che mi mandarono gli auguri, dai nostri cari s’intende, perché le Suore mi scrissero tutte e mi mandarono anche regali, il tuo però superò tutti.
Ciao, salutami tanto tanto Nina, Gina Sergio e Anselma, Nora, Nino, Andrea, Franco, Ginetto, Tino e non ho capito bene il nome della bambina, scriverò anche a loro, ti bacio con affetto sempre tua aff.ma sorella Sr. Andreina    Ciao, ciao, ciao

Competenze

Postato il

febbraio 27, 2018

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