LOIMWE 8-12-1960 Amelia

Mia sempre carissima Amelia

            Spero avrai ricevuto la mia ultima, ora ti ringrazio nuovamente per tutti i tuoi cari ricordi, il 30 nov. Proprio il giorno del mio onomastico, ho ricevuto tutti i vostri cari auguri, chi è quella frottolina che scrive con tanta intelligenza: Tanti, tanti auguri? E la bella barca piena di baci e d’auguri? Sai che hai buon gusto nella scelta? Ti ringrazio dunque di tutto cuore.
Ora rispondo alla tua domanda. Antonia mi scrisse niente riguardo Ireno, anzi non mi disse neppure che era nella sua casa, mi parlò della sua malattia, quello che hanno ordinato, che con la dieta diminuì vari chili e null’altro. Perché cosa c’è di Ireno? Scrivimi, fammi saper tutto, sta tranquilla che resterà tutto su quel foglio di carta che mi scriverai. Mi fece meraviglia che mercoledì con la tua m’arrivò anche i suoi auguri ma scritti da Rita, da Punta Sabbioni, con gli auguri di Sandro Manuela e Guido, pensai che fosse ammalata. A Ireno non vanno forse bene gli affari? Ti prego scrivimi.
Ed ora siamo quasi alla metà di dicembre, e prevedo che per questo mese non potrò più scriverti, domani vado a Keng-tung per fare il ritiro annuale, t’invio perciò sia pure in anticipo, gli auguri per un felice e santo Natale, Gesù Bambino ti benedica con tutte le sue celesti benedizioni, ti conceda la pace nella tua cara famigliola, nel tuo caro nido. E’ inutile dirti che mi sarai presente nella S. Messa di mezzanotte, sperando un tuo contraccambio.
La nostra Provinciale è già arrivata, dispiacentissima di non essere venuta da voi. Fu proprio la Generale che non le diede tante licenze. Siccome scade quest’anno il 100mo delle missioni e alle feste fatte in Italia sono venute tante suore missionarie, temeva che andando in giro domandassero e fossero troppo esigenti e troppo seccanti. Cosa vuoi, ancora pazienza e pazienza. Non ti dissi ancora che per S. Andrea vennero i pre seminaristi e catechisti, una trentina in tutto con i loro pifferi di bambù suonarono e cantarono, ma veramente bene, poi vennero i regali: verdura, dolci, biscotti, uova, candele e zolfini, due bottiglie di aranciata e una bella salvietta, naturalmente dovetti contraccambiare con un buon pranzo che mi costò poco perché la Nazzarena (la mia mano destra) mi mandò rupie 100. Non mi resta che salutarti tanto, tanto, di nuovo buon Natale, grazie di tutto, ti bacia con tanto, tanto affetto, ti rimando la tua barca piena piena, ciao, ciao sempre tua aff.ma sorella suor Andreina

 

Competenze

Postato il

marzo 1, 2018

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