Gina carissima
Come sentirai dalla tua mamma ho cambiato comunità, dal fresco sono venuta al forno, per fortuna che abbiamo una bell’acqua che passa per casa e poi spero che con le piogge rinfrescherà un po’. Ho qui la tua lettera, è sempre sottointeso che appena stringo fra le mani lo scritto, esce dal mio cuore il perdono per il lungo silenzio, hai capito?
Riguardo ai tuoi sentimenti, forse non ci siamo comprese bene, innanzi tutto non credere ch’io desidererei in te che tu fossi osservante dei precetti della S. Chiesa perché non osservandoli ogni volta è un offendere Colui che li ha comandati. Non ti pare sia cosi?
Ti ringrazio tanto delle notizie datemi, sono contenta che la piccola Gabriella ci senta e che sia così carina, quando sarà più grandicella potrò anche accontentarla mandandole un ombrellino, speriamo che per allora siano finiti questi disordini, i cinesi ci circondano da tutte le parti, ove son io poi non c’è neppur la posta, bisogna aspettare chi passa per andare a Keng-tung, abbiamo fatto un viaggio di 100 Kilometri su e giù dei monti con in parte sempre un grosso torrente, se vedessi in certi punti che spavento!!..
Se hai occasione di vedere Maria presentale i miei auguri per il compleanno di Carola, vorrei scriverle due parole, ma quello che porterà via la mia lettera parte subito.
Salutami Nina, Sergio, i bei frugolini se vengono ancora al sabato, e tutti gli altri parenti che sempre ricordo con affetto.
Ti prego di mantenere la tua promessa altrimenti non ti guardo più. Ciao, sta bene, un bacio affett.mo dalla tua zia missionaria suor Andreina
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