PENSIERI E PAROLE 2001-01-01
Succede a molti, credo, che quando si hanno troppe cose da dire non si riesca a trovare il modo o le parole giusti per farlo… e si finisca per stare zitti. Ecco, è proprio quello che sta succedendo a me! Talmente tante e forti sono stati gli avvenimenti di questi ultimi giorni che ho nella mente mille idee, mille pensieri che ora vorrebbero uscire tutti assieme provocando un terribile ingarbuglio al quale non riesco e non posso porre ordine.
Come descrivere le sensazioni, le emozioni più profonde? Se ne fossi capace il mio nome sarebbe iscritto fra i grandi della letteratura.
Il mio nipotino è nato tre giorni fa, “Cosa si prova a essere nonna?” mi hanno chiesto. Dovrei prima riuscire a dire cosa si prova ad essere mamma! Si tocca il cielo con un dito? Oh no! con tutta la mano, con tutto il corpo, si vola tanto in alto da immergersi nel cosmo! Ma quando la nascita è la conclusione (per fortuna felice) di un lungo periodo di paura e sofferenza che dire… Beh, sono passati troppo pochi giorni, e non sono ancora tanto “nonna” da soprassedere al fatto di essere “mamma”.
“Si amano i nipoti più di quanto si siano amati i propri figli” mi ha detto mia suocera quando è nata mia figlia Mara. Non l’ho creduto allora e ora ne sono sicura, non può esistere amore più grande, solo diverso.
L’amore è una cosa molto semplice e nel contempo molto complessa, sa essere concentrato in una persona e sa dividersi, moltiplicarsi in altre entità distinte. Sa essere uguale, e diverso, modellandosi e adattandosi alle situazioni. E ancora focalizzarsi in un punto, per poi tornare a espandersi al di là di ogni confine di spazio e di tempo.
Fra un po’ avrò tra le braccia Davide, quel frugoletto piccino, quel concentrato d’amore e certo il mio cuore volerà con lui molto in alto… ma dubito potrò trovare le parole adatte a descriverlo.
Commenti recenti