Proverbio-mania

PROVERBIO-MANIA   1991

Ieri mi è successa una cosa un po’ strana.
E` risaputo, nell’ambito della mia famiglia, che io sono una gran patita per i proverbi; normalmente restano chiusi nel mio cervello mischiati nel groviglio delle idee che mi passano per la mente mentre sbrigo le faccende domestiche o per strada o in autobus, quando, stando da sola, mi estraneo completamente da ciò che mi circonda e parlo con me stessa.
Ieri però, non so assolutamente per quale motivo, essi si sono scatenati dai miei pensieri più reconditi, intrufolandosi in modo quanto mai impertinente, e alla fine inopportuno, fino al mio apparato vocale facendomi parlare citandone in continuazione.
Sono partita subito con un “Rosso di mattina, maltempo si avvicina!” anche se il cielo in realtà era solo leggermente tinto di rosa; per proseguire subito, in risposta a una richiesta di consiglio sul vestito di mia figlia con: “Non è l’abito che fa il monaco!” Lei è rimasta stupefatta e un po’ stizzita per l’ambiguità della risposta poi, con uno sguardo di compiacenza, mi ha lasciata perdere.
La mia proverbio-mania è durata tutto il giorno, dapprima facendomi sorridere per la facilità e la precisione con cui mi venivano in mente, lasciandomi poi un po’ perplessa, poiché io non volevo affatto rispondere in quel modo, ma mi veniva così spontaneo che non riuscivo a farne a meno, quasi non parlassi più a livello conscio ma, come in certi film comici, sotto l’effetto di una stregoneria.
Così, ho sentenziato con mia madre parlando di un conoscente non troppo gradito: “Meglio parlare con un cattivo, piuttosto che con uno stupido!” E invece, della sua attempata ma piacevole moglie: “Gallina vecchia fa buon brodo!”
Mi è costato molta fatica trattenermi in macelleria dal dire “Meglio un uovo oggi che una gallina domani!” e uscire dopo aver comperato un petto di pollo; ho preso però dal frut­tivendolo un chilo di “golden” dicendogli con aria compiaciuta: “Una mela al giorno leva il medico di torno!”
Alla sera, ero io stessa stanca di sentirmi, così dopo essere scoppiata ridacchiando con un: “Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino”, rivolto a mio marito sorpreso a frugare nel frigorifero, l’ho pregato di chiudere lui le imposte prima di dedicarmi ad altre, errate, previsioni del tempo basandomi su altri “proverbiali” colori del cielo.

 

Competenze

Postato il

settembre 23, 2017

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