VEDO SOLO NERO 21-10-1994
Un’ amica l’altro giorno ha letto un paio di mie poesie e alcuni scritti; il suo commento è stato: “Santo cielo come sei diventata pessimista! non eri così!” Mi ha lasciato (cosa che succede raramente) senza parole.
Comunque è vero. Non sono mai stata una persona ottimista ma riuscivo a trovare anche i rovesci delle più brutte medaglie. Ora invece dico: “Anche ammesso che l’altra faccia sia migliore, non riesco a vederla”.
Fin da bambina credo di essere stata estremamente realista, e specie da piccoli questo forse è un guaio, i sogni possono colorare la vita. Poi piano piano sono scivolata nell’uggiosa atmosfera del pessimismo.
“Ti stai crogiolando nell’autocommiserazione” ha aggiunto dopo un po’ la mia amica quando ho tentato di spiegarle la situazione. Probabile. Non ho velleità psicoanalitiche dunque: sia come sia, ora è così.
Se riuscissi ad arrabbiarmi con me stessa forse reagirei. Ma in fondo, perché? dovrei? riesco benissimo a far arrabbiare tutti gli altri. Perché infierire?
Qualche volta non riesco nemmeno più a scrivere; ho provato a cantare pianino, ma era una canzone malinconica che ha peggiorato la situazione; non mi piacciono più neanche i miei disegni, ormai è da molto che non prendo un pennello in mano. Chissà come, mi riescono male perfino i giochi al computer o i solitari con le carte!
E’ tardi, vado a letto; con i tappi nelle orecchie per non sentire chi è ancora su e cercando di non pensare a niente magari riesco a dormire.
Forse.
Commenti recenti